Diego: una storia in cucina

La pensione della signora Ernestina è una casa uguale alle altre, nella 12 calle A. Non ci sono insegne, cartelli, prezzi, né nomi sul campanello. Ancora mi è oscuro come funzioni il giro di affari: come ci ha detto la stessa Ernestina, una signora dai lunghi capelli grigi e dal volto più giovane e più…

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Città del Guatemala: quando si dice giungla metropolitana

In questa città distrarsi non si può, mai. Ostacoli e pericoli di ogni genere sono parte di una normalità a cui un italiano medio come me, magari un po’ buffo con il suo cappello da pescatore in testa, non è abituato. La cosa è divertente, porta con sé un gusto esotico. Fino a un certo…

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Il tuffo

foto di Giovanni Porzio Sei sul trampolino, sei sulla scogliera, poco importa. Ci sei andato di tua spontanea volontà, perchè il volo ti piace. Non sai esattamente come sarà, o come impatterai, per esperto tuffatore che tu sia convinto di essere: c’è sempre un margine di imprevisto, qualcosa che ancora non conosci sul conto del…

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Guatemala, è deciso

San Cristóbal de las Casas Il 4 febbraio, alle nove e mezza della sera, Dianne e Carlos ci salutano alla stazione dei bus di Puebla. Pacche vigorose sulle spalle per i maschietti, occhi lucidi per le femminucce. Raccomandazioni, numeri di telefono sul nostro taccuino rosso. Poi si sale a bordo, guardiamo dal finestrino i nostri…

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Via dalla città

Le acque de Las Brisas Questa mattina ci siamo svegliati in un alberghetto di Cuetzalán, un paesino di strade lastricate e scoscese che conta, tra le altre cose, una cattedrale, un ostello e un bordello (se lo so è solo perchè il proprietario, titolare anche delle pompe funebri di rimpetto, in ciabatte fuori dalla porta…

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Del nostro regime alimentare

L’insegna dice Hosteria Angel. Dentro il posto è buio e non ha nulla di diverso dall’officina del fabbro dall’altro lato della strada, o dal garage del meccanico. Pavimento e pareti, fino all’altezza dei tavoli, sono rosso mattone mentre il resto del muro e il soffitto sono giallo ocra. Pochi tavoli in fila lungo il muro…

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Oggi ho affittato una sedia

Nella stanza non c’è neanche una sedia. È una settimana che siamo chiusi qua dentro con la febbre. La padrona di casa è tirchia. Se ti alzi dal materasso poi non sai più dove appoggiarti, o dove appoggiare la tazzina del caffè. Rimani in piedi, con la tazzina in mano, fin quando è ora di…

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Dianne

E alla fine l’appartamento l’abbiamo trovato. Sarebbe più corretto chiamarla camera, ma resta il fatto che è una sistemazione niente male, dotata di: – zona notte – angolo cottura, – sala da pranzo, – Jacuzzi, – termoautonomo Fermarci un po’ in un posto ha diversi vantaggi. Il primo (il denaro viene sempre per primo!) si…

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Messico e nuvole

Quei maledetti barconi In Messico apriamo le danze con una figuraccia, sull’aereo appena atterrato. Lo speaker dice qualcosa e, tanto per cambiare, io non capisco un tubo. Mi pare che dica di aspettare un attimo, che ringrazi per la pazienza; forse si scusa per un qualche inconveniente. Fatto sta che però le porte dietro di…

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Joe, crescere tra i mafiosi a Chicago

Al Capone Joe è un uomo sui settanta con un maglione mica tanto bello e una storia da raccontare. C’è un party questa sera nella casa di Redondo Beach: amici di vecchia data del padrone di casa si incontrano, forse per salutare insieme l’anno che arriva. Un fattorino ha portato due burritos lunghi un metro…

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