Odissea nei Caraibi, capitolo III: falsi traguardi

Allora non scherzava il vecchio! Mentre ci allontaniamo dal molo dell’isola Narganà a bordo di una lancia, poco distante dal punto in cui ieri io e Rafael abbiamo nuotato, passiamo accanto ad un coccodrillo enorme e serafico, che gioca a nascondersi e riemergere con gli occhi sul filo dell’acqua. Ma siamo vivi, abbiamo ancora tutti…

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Odissea nei Caraibi, capitolo II: Samuelito, l’amaca e altre vicende

Con i nostri due nuovi amici ci sistemiamo nel terrazzino davanti alla stanza, accanto alle barche che ondeggiano nel buio a un passo da noi. Mentre scaldiamo sul fornello elettrico i fagioli in scatola comprati oggi dai cinesi, facciamo due chiacchiere. Walter è un argentino ex calciatore di serie A, un difensore che i tifosi…

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Odissea nei Caraibi, capitolo I: L’attesa a Miramar

A Panama City i giorni passano nell’attesa e nella ricerca di un modo per andarcene verso la Colombia. Giorno dopo giorno mi trovo a consegnare sedici dollari al padrone dell’albergo a ore in cui abbiamo l’illusione di esserci sistemati provvisoriamente. Poi, il quinto giorno, una via d’uscita la troviamo: un piccolo mercantile di legno dal…

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Il muro di Panama

Attraversare in tre giorni il Centroamerica, dal Guatemala a Panama, è come ruzzolare giù per una montagna innevata e ritrovarsi in fondo alla valle senza ben capire come. Dico una montagna innevata perché quelli della Tica Bus non ne vogliono sapere di abbassare l’aria condizionata. È pazzesco, per entrare nel bus ti devi mettere addosso…

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