Viaggiare versus costruire

All’aeroporto di Fort Lauderdale, in Florida, la coda all’Immigrazione è un serpente lungo e lento. Abbiamo fatto solo il primo scalo e siamo più stanchi del dovuto. In fila con noi ci sono molti giamaicani, appena arrivati con un volo da Kingston, e anche molti colombiani, imbarcatisi insieme a noi a Bogotà. Ci sono anche…

Continue Reading

Effetti collaterali

Oggi il mare è calmo. Gli alberghi costruiti a un passo dalla riva hanno un giorno di tregua, gli addetti all’abusivismo risistemano i sacchi di sabbia e le sdraio sono pronte a resistere ai nuovi attacchi delle maree. Inutile dirlo: io faccio il tifo per le onde. Che buttino giù tutto, possibilmente sulla testa dei…

Continue Reading

Mancora: di nuovo in attesa

Finiti i giorni della burocrazia, intensi e fitti di ansie varie, di nuovo viene il tempo dell’attesa. Meno 21 alla partenza per Auckland. Ma Lima non andava bene per noi che abbiamo bisogno di silenzio e natura intorno. E tornare a Ollantaytambo non era possibile: a parte la noia di rifare per la terza volta…

Continue Reading

Working Holiday Visa

E così ci abbiamo provato a ritagliarci un’oasi di pace, lassù sulle Ande. Avevamo trovato una stanza con finestra panoramica e persino due, dico due, sedie. Laura aveva iniziato come cameriera in un posto decente: niente minigonna d’ordinanza né l’obbligo di stare in piedi in silenzio ad attendere i clienti, come all’Uruguayo di Talara. Intorno…

Continue Reading

Cusco, di nuovo ai fornelli

Che meraviglia Cusco! Avevo perso le speranze. L’ultimo tratto della strada che da Lima ci ha portati fin qui serpeggia tra i campi immensi, le bestie al pascolo, i piccoli paesi abitati da contadini ingobbiti e donne dagli abiti coloratissimi, dagli alti cappelli cilindrici che qui sono portati per abitudine, non per compiacere la fame…

Continue Reading

Lima: il piacere di passare inosservati

Lima Lima è una città moderna, occidentale. O almeno è così che si presenta approdando nel quartiere Miraflores, dove vive Daniela. Per un paio di notti saremo ospiti suoi e di suo marito Pierre. Loro sono una famiglia multiculturale, per così dire: lei italiana, lui peruviano. Per casa girano due bambini biondi e quasi bilingue…

Continue Reading

La despedida: ultima notte a Talara

 L’ultimo giorno di lavoro è anche meglio del primo giorno di vacanza. Non me ne frega niente di niente, tutto è leggero e sopportabile. Marcos, il proprietario della pizzeria Don Maximo, alla fine è una brava persona. Ha una marcia in più rispetto ai suoi concittadini, secondo me per il fatto di essere uno dei…

Continue Reading

Raphael, arrivi e partenze

Nella cucina della pizzeria Don Maximo mi chiedono lezioni d’italiano. Il risultato è che ora la gente entra dalla porta e ti dice “Hola, colione”, o che nella confusione del servizio serale qualcuno se ne esce con un “Cornuto, prestame tu trapo”, o ancora “Estronso! Una pizza para la mesa cuatro”. L’unica cosa che non…

Continue Reading

Arrivederci e grazie, America Latina

 Talara è una città di mare, una città industriale. Lungo la costa desertica e montagnosa le spiagge accessibili sono rare: ovunque si trovano aree private e vigilate in cui arrugginiscono gru, carriponte, camini di raffineria, petroliere in attesa di salpare. La città si regge grazie all’azienda Petro Perù e ai suoi numerosi (e danarosi) lavoratori….

Continue Reading

Immigrati a Talara

Talara (Perú) by night Oggi cambiamo casa. Un’altra volta. Dopo esser stati da Doña Eleonora, in Ecuador, avevamo accettato l’invito di Walter a raggiungerlo nella sua casa peruviana di Talara per festeggiare il suo compleanno e a fermarci quanto volevamo, dato che lo spazio era tanto e che a lui faceva tanto piacere. Avremmo fatto…

Continue Reading