Cinque anni fa Laura e io eravamo in Guatemala. Forse ricorderete qualche racconto della nostra esperienza laggiù, il nostro passeggiare goffo per le strade di una città non proprio alla portata di tutti. Però non vi ho mai parlato delle persone con cui abbiamo vissuto e che ci hanno insegnato a interpretarla, quella città. A starci dentro, a capirci qualcosa senza esserne travolti.
Sono i ragazzi di strada del Mojoca (Movimiento de Jovenes de la Calle), un movimento autogestito il cui principio è semplice: i ragazzi di strada non sono vittime da salvare, ma persone in grado di organizzarsi e decidere per il proprio futuro. Chi sta meglio si occupa ci chi c’è ancora dentro fino al collo (droga, povertà, delinquenza e tutto il resto) e per tutti c’è un’opportunità. Di studiare, di trovare una casa, di imparare e avviare un mestiere.
Mentre eravamo là, io e Laura abbiamo raccolto alcune delle loro storie. C’è voluto un po’ per tradurle, per dar loro una forma leggibile anche da chi in America latina non c’è mai stato. Poi sono rimaste in un cassetto, al buio, per molto tempo. Infine mi sono deciso a inviarle ad alcune case editrici e le storie, immagino, sono state in attesa in altri cassetti, schiacciate sotto il peso di altre storie, in attesa del loro turno. Ora torneranno alla luce grazie all’editore Sensibili alle Foglie, che ha deciso di pubblicarle. Il libro si chiama “Funamboli sulla strada – L’infanzia che resiste a Città del Guatemala”.
È il mio primo libro, e sono contento. Sarò ancor più contento se troverete la voglia e il tempo di leggerlo. Per averlo potete contattarmi, ordinarlo in libreria, oppure comprarlo sugli store online (Amazon, IBS, Libraccio, Mondadori, ecc.) o direttamente sul sito della casa editrice Sensibili alle foglie.
Funamboli sulla strada, sinossi
Città del Guatemala. Venti giovani raccontano in prima persona la loro vita in strada e l’ostinata lotta per uscirne. Rifiutati dalle famiglie, o in fuga dalla violenza che li minaccia tra le mura di casa, si trovano in tenerissima età a fare i conti con il freddo, con lo sguardo ostile della gente e con una libertà difficile da gestire. Storie di droga, agguati, stupri, omicidi. Ma anche di amicizia, orgoglio, speranza per un futuro luminoso e per un mondo diverso da consegnare ai bambini di domani. Ma cambiare vita è un’impresa quasi impossibile: i giovani di strada camminano in equilibrio su una fune, sono protagonisti di un continuo cadere e rialzarsi. Dipendenza, mancanza di autostima e solitudine tornano ad afferrare anche il più abile dei funamboli. L’unica soluzione è fare fronte comune, organizzandosi nel Movimento dei Giovani di Strada del Guatemala (Mojoca), di cui fanno parte i protagonisti di questo libro.
A raccogliere le testimonianze è un educatore della provincia milanese, che nell’ambito di un viaggio intorno al mondo durato due anni ha trascorso alcuni mesi con i giovani del Mojoca. Brevi racconti della sua esperienza a Città del Guatemala accompagnano il lettore nel contesto in cui le storie sono state raccolte e ne introducono i personaggi.